Tecnica: Pane, legno,
Luogo espositivo:
Biffi Arte Piacenza
Giugno 2015
Museo MUST - Vimercate
Aprile 2015
installazione site specific
Luogo:
Forte Mezzacapo
Zelarino (VE)
opera inserita ne La Ronda dell'Arte
Tecnica: vasche di carriola
Dimensioni mt 6x36
Per realizzare l’installazione UNO SU CENTO DICE NO sono state utilizzate vasche di vecchie carriole da muratore, rovesciate sottosopra allineate in 20 file da 5 elementi ciascuna.
La forma delle carriole rovesciate e l’allineamento rigoroso, in stretta relazione con lo spazio militare del forte, evocano elmetti da guerra: 100 soldati visti dall’alto in una suggestione visiva di forte impatto emotivo.
In una zona dell’istallazione è stato eliminato un elemento, così da creare un punto attenzionale in cui l’assenza diventa oggetto di riflessione:
in un mondo in cui l’omologazione e l’incapacità (o la volontà) di ribellarsi all’ordine precostuito è ormai un dato certo, c’è ancora qualcuno che si oppone, che dice il proprio “NO” disertando il gruppo.
L'opera è inserita nel progetto "LA RONDADELL'ARTE"
ed è collocata nell'area del Forte Mezzacapo a Zelarino (VE).
IL FORTE MEZZACAPO è una fortificazione che fa parte del Campo Trincerato di Mestre, situato a Zelarino, a 3 km dal centro di Mestre e a 6 km circa dal centro storico di Venezia ed è stato utilizzato durante la Prima e la seconda Guerra Mondiale.
Inaugurato nel 1911, Il Forte è costituito da un lungo e ben conservato edificio di forma rettangolare e da altri edifici coevi.
Il luogo espositivo
LA RONDA DELL’ARTE è un parco di sculture, installazioni ambientali e interventi di land art dislocati nel percorso di ronda, un tempo militare, che per circa un chilometro corre intorno alla struttura fortificata, immersa nel suggestivo ambiente naturale.
La storia di Forte Mezzacapo sia metafora della storia di tutte le guerre, La Ronda dell'Arte vuole sviluppare e far coesistere tematiche plurime e, attraverso l’osmosi d’idee e riflessioni tradotte in azioni artistiche, parlare all’uomo dell'uomo e del rapporto biunivoco tra microcosmo e macrocosmo (individuo – ambiente), divenendo cioè pretesto di lettura ed elemento narrante dei valori storici, sociali, culturali e ambientali del luogo nel quale si realizza, confrontandosi con la contemporaneità ed esprimendosi attraverso i suoi linguaggi visivi.