Andrea Cereda 

Assenza di segnale. Errore di trasmissione. Interruzione di linea. Anomalia del sistema. Difficoltà comunicativa. Vuoto di memoria, “perdita”, intesa nei suoi più svariati aspetti. O addirittura, sovraccarico di informazioni.

Dei miliardi di messaggi che ogni giorno vorrebbero colpirci, arrivando dal presente o dal passato non importa, ci giungono solo frammenti (pixel scomposti di un’immagine latente, in uno schermo digitale come una sequenza spezzata di DNA) che evocano solitudine, senso di perdita, smarrimento.

Visivamente mutuate dalle strisce lasciate da un errore di trasmissione su uno schermo digitale,  No signal - Sequenze  sono  “tracce” con cui cercare non tanto di ricostruire il messaggio originale, quanto di  generare un codice nuovo che abbia come punto di partenza proprio una visione costantemente disturbata, parziale, incongruente che tocca a ognuno di noi completare.

La lamiera questa volta non viene utilizzata per darle un senso precostituito: si limita ad assolvere il compito di suggerire una visione, creare una suggestione che sostituisca quel messaggio che fa fatica ad arrivare nella sua originale compiutezza, ma che proprio in questa sua assenza di senso predeterminato può trovare il significato ultimo della sua esistenza.

Perché quando non c’è segnale, l’unica cosa che ci resta da fare è cercare nell’indeterminatezza uno stimolo da condividere con gli altri, sperando che dalla molteplicità delle nostre visioni parziali possano nascere segnali direzionali nuovi per un futuro ancora tutto da costruire